Intervista del Dott. Alberto Cusumano
Questo mese, tra i vari personaggi di Varese e dintorni, mi sono
recato presso la Cartolibreria Gian-PI in Piazza Libertà. Ho
scoperto Gianfranco, che fa parte del nostro gruppo in Facebook,
“Parole e impressioni”.
Ho quindi avuto modo di leggere alcune sue poesie, notando già da
subito il modo garbato con cui si presenta come persona e come
scrittore . Utilizza una tecnica tutta sua, altra peculiarità, cioè
il modo di essere gentile. Parlando di se, come per le sue opere,
parla di ricordi, avventure con una chiave poetica che piace a
molti.
Gianfranco Galante
Nasce a Varese nel 1964.Dopo una breve parentesi di vita vissuta in
Sicilia,(che
d’amore
ne incide a
fondo l’animo),
torna con la famiglia a Varese nel 1972.
Frequenta l’istituto tecnico per
ragionieri e si diploma nel 1982. Già in
quegli anni nell’adolescenza scrive
una serie di componimenti poetici; mai editi. Dopo la pausa per il
servizio militare di leva, inizia la ricerca di lavoro che
lo porta, con l’aiuto dei
genitori, ad iniziare una carriera lavorativa gestendo in proprio
una cartoleria in città. Negli anni successivi il matrimonio, i
figli e
l’affermarsi della attività non lo
distolgono mai dalle letture e dai desideri letterari. Dopo qualche
anno riprende a scrivere in forma poetica e non. Scrive di getto
riportando sensazioni del vissuto di ieri, ma anche scrivendo di
emozioni avvertite nel
“sentire” del presente. Con una
scrittura non propriamente attuale,
ama riportare l’intimo dell’animo e
fragilità umane con particolare
sensibilità per le “mancanze affettive”
del vivere quotidiano.
L’INTERVISTA
(del
20 Maggio 2017, Varese, di Alberto Cusumano)
A-
quando hai cominciato a scrivere?
G-
ho cominciato circa all’età di 12 -13 anni, ero in terza media, da
lì ho cominciato a scrivere ma non ho mai pubblicato.
Ho sempre tenuto i miei scritti nel cassetto, ma ho sempre
continuato scrivere, fino a quando poco tempo fa avendo nel
frattempo acquistato la mia cartoleria, ho avuto modo di disporre
attrezzature da ufficio come penna carta e il computer che mi aiuta
nell’ editing, dando vita ai miei pensieri stampandola su carta.
A-
che tipologia di scrittura fai?
G.-
ho fatto un libro di racconti che si intitola "volevo raccontare una
storia da tanto tempo...” e sul fondo della pagina”…termina con
“l’ho fatto".
In questo libro ci sono una serie di racconti, parla della mia vita
personale tra i 2 anni e mezzo e i 7.
E’ stato bello fare leggere questi miei episodi di vita vissuta e ai
miei fratelli.
Per mia mamma (ora malata), è stato un tuffo nel passato di cose che
non ricordava e di cose che non sa (i segreti di un bambino sono
tanti).
Mio padre era un Professore di italiano, storia, greco, latino.
i miei fratelli si sono divertiti.
A-
quindi un figlio di arte letteraria “è scritto nel DNA”.
G-
Se cosi si può dire , si.
A- Questo libro è autoprodotto?
G-
si

Gianfranco
legge una sua poesia
A- Questo che hai tra le mani è il nuovo libro, da cui leggo una
lista di altre tue opere.
Tanti impressioni, pochi pensieri, troppe parole;
(
raccolta poesie in giovane età
- 1978 - 1983
)
Volevo
raccontare una storia da tanto tempo…
adesso l’ho fatto !
( parte prima )
( raccolta romanzata; episodi di vita vissuta -
2014
)
Esitante
psicostasìa,
ed infinita intimità d’animo;
(
raccolta poesie )
Paesaggi d’Estate
-
Racconto
completo, ma in forma poetica 2016;
Di tal Bellezza
ensazioni
d’una quotidiana disordinata non cronologia 2016;
A-
hai un tuo sito personale?
G-
Il sito no, ma utilizzo il canale You-Tube, dove ho messo delle mie
poesie in parole e musica.
La pagina si chiama GIANFRANCO GALANTE con una piuma quale
distintivo
https://www.youtube.com/user/gfgkaty
A-
Ti consiglio di avere un sito internet per potere pubblicizzare i
tuoi libri e farli conoscere meglio, dando una descrizione del tuo
stile e per una presentazione della tua persona.
A-
Ritorniamo all’ultimo libro fatto, come vieni ispirato nelle tue
poesie, quale è l’elemento scatenante?
G-
generalmente, sentendo delle musiche. In questo caso sul passo del
Sempione, ho sentito una musica particolare di cui ora non ricordo
il titolo,e ho scritto “Summo Plano”.
Un’altra poesia l’ho scritta quando in piena notte, nel condominio
in cui abita mia madre, vengo svegliato dalle sue urla a
squarciagola dalle finestre.
Purtroppo la mamma soffre di demenza senile è quasi Alzheimer!
Sottostante la poesia.
Angustia Mater
Urla,
in quest’ora del mattino
la tua voce che grida aiuto.
Ed un coro d’angeli si leva,
e voci di persone
già corrono in soccorso.
Ma tu,
confusa e persa,
piangi e disperi.
E lacrime sincere
solcano un viso
smarrito,
cercando una risposta
che non trovi;
e non capisci!
Ed ancor disperi,
e noi con te.
Qual tormento
buio ed inquieto
fende l’animo
e ferisce.
E cerchi carezze lievi,
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baci e sguardo certo,
che diano sollievo
Ma innocente,
torni testarda e mai doma
in quell’ombra amara
che più non t’abbandona.
E assurgon gli spettri
di un mondo sì fosco,
che mente scuote
e corpo duole.
E mentre vicino
un Ave ripasso col cuore,
già vedo che dormi
per tanto dolore.
Ti tengo la mano,
ti parlo d’amore,
tu serri gli occhi
e voli a dormire.
Riposa adesso
in un mondo che tace;
riposa serena
e ritrova un po’ pace. |
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